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Cristina Ricasoli

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CRISTINA RICASOLI

 

Nata a Roma nel gennaio del 75 nel popolare quartiere di Centocelle, ha sempre dimostrato interesse per l'arte e il disegno in genere; passione ostacolata dai voleri familiari indirizzandola a studi scientifici. Nonostante tutto ha sempre cercato di coltivare il suo sogno, facendo da modella per la pittrice Mirella Ventura, frequentando i corsi del Prof: Luigi De Cinque e la galleria d'Arte QUO VADIS di Sandro Sabbatini. Ha finalmente trovato slancio nel 2020 con la selezione per la Biennale del Tirreno e la partecipazione alla BATEAU TIBERIS, collettiva di arte contemporanea sul battello del Tevere un vero richiamo dei tempi eroici del primo novecento parigino. Con l'opera "Sobrietà" è stata selezionata per Geni Comuni ed esposta al museo del Presente di Rende e con Regina di Fiori ha partecipato alla seconda edizione di Armonie d'Arte presso l'Ambasciata della Repubblica d'Egitto. Continua la sua crescita artistica anche durante l’anno 2021  con la partecipazione e pubblicazione di sei volumi del Premio Vittorio Sgarbi; presente alla Biennale Internazionale di Bari con due opere , Il Razionale e L’istinto,  a cura di Miguel Gomez; una seconda partecipazione alla VIII edizione di Geni Comuni a cura di Roberto Sottile e per concludere l’anno con la terza ed ultima tappa di Dicembre a Roma presso Villa Altieri nella mostra collettiva itinerante RiartEco a cura di Silvia Filippi.

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Una piccola descrizione sul perché non dipingere come base di partenza da  una normale tela bianca, a mio pensiero totalmente anonima, ma l'idea di sovrapporre a materiale cartaceo dei tempi passati una pittura stilizzata con l'intento di esprimere dolcezza, incanto, amore vs il mondo attuale semplificando la confusione e l'assenza di capacità cognitiva dovuta ad una vita estremamente esasperata. La presenza di evidenti linee nere che demarcano la figura rappresentano un confine fra passato interiore e futuro, la bellezza di una semplicità che trova radici nel tempo passato dove la tipologia del supporto è spesso in coerenza con la figura che viene rappresentata donando un'anima all'opera stessa.

 

 

Da questa pittura/poesia traspare una perfetta comunione spirituale fra l’artista attraverso un sapiente equilibrio grafico e una ricchezza quasi monocromatica squisitamente strutturata, ottenendo una dolcissima personalità femminile, della quale sa cogliere un’ombra di tristezza nello sguardo, la fermezza del carattere e la vivacità intellettuale.

L’arte istintiva di questa pittrice, conserva nelle sue soluzioni impreviste, qualità eccezionali, di originale freschezza, di una vocazione spontanea e disinteressata che impone l’attenzione del pubblico.

In conclusione, si tratta di un’artista capace e severa con se stessa la quale, senza seguire mode caduche e spesso fallaci, raggiunge uno stile personale e moderno, offrendo risultati di particolare interesse.

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